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TERRITORIO
Orobie Bergamasche: paesaggi che parlano al cuore

Bergamo
tra scenari incantati e meraviglie naturali
C’è una bellezza che parla sottovoce, tra i silenzi delle Orobie e il mormorio limpido dei fiumi. È il respiro delle montagne bergamasche, che si aprono come un libro antico, ricamato di valli luminose e ombre selvagge.
Il Brembo e il Serio, come fili d’argento, guidano il passo del viaggiatore tra le pieghe della Valle Seriana e della Valle Brembana, ma anche attraverso angoli più nascosti: Valtorta, Val Taleggio, Valcanale, Valbondione, la solitaria Val di Scalve. Terre che raccontano storie fatte di vento, di roccia e di neve, dove la natura si mostra nella sua forma più autentica.
A dominare questo regno, il Parco delle Orobie Bergamasche, una culla verde di oltre 6.000 ettari, intatta e silenziosa. Qui si incontrano foreste profonde e pascoli d’alta quota, dove cervi, aquile e fiori rari vivono liberi, e i rifugi sembrano nidi incastonati tra le nuvole.
L’acqua, anima viva di queste alture, disegna meraviglie: la cascata del Serio, che si getta con grazia vertiginosa a Valbondione, o le forre misteriose scavate nei secoli, come quelle del torrente Dezzo o dell’Enna, scolpite nella pietra come ferite di bellezza.
E poi i laghi, specchi immobili sospesi tra cielo e montagna: il lago del Barbellino, nascosto tra le vette; il lago di Coca, silenzioso e profondo; i laghi Gemelli, che riflettono l’alba come in un sogno. Luoghi dove il tempo si ritira, e resta solo lo stupore.
